Linee d'intervento

Il progetto AgriECO, nato del 2021, è finalizzato alla promozione della transizione ecologica dei sistemi agroalimentari. Attraverso una strategia pluriennale, il progetto è mirato, in particolare, a: 

  • potenziare la competitività dei sistemi agricoli in ottica sostenibile e promuovere lo sviluppo occupazionale dei territori coinvolti; 
  • facilitare gli agricoltori nello svolgimento di attività di conservazione e tutela degli habitat connessi alle attività produttive e, più in generale, di gestione e cura del territorio; 
  • favorire approcci ispirati all'agroecologia e all'economia circolare e orientati alla tutela dell'agro-biodiversità. 



Dal 2022, con un budget di 500.000 euro, la strategia si è focalizzata sullo sviluppo in chiave sostenibile dei distretti agricoli esistenti sul territorio di riferimento della Fondazione Cariplo. I numeri dimostrano, infatti, l’importanza del coinvolgimento di tali enti per contribuire alla transizione ecologia dell’agricoltura: in Lombardia e nelle province di Novara e VCO, i distretti agricoli rappresentano il 43% del territorio montano e 44% della SAU (Superficie Agricole Utile), coinvolgendo 1/3 degli allevamenti e del patrimonio bovino regionale.

Per approfondire il quadro territoriale di tali realtà, la Fondazione ha finanziato un’analisi sui distretti a cura del Centro Politiche e Bioeconomia del CREA, che ne ha messo in luce i fabbisogni.

In particolare, è emersa l’opportunità di intervenire per: 

  • il miglioramento della connessione dei distretti con le altre realtà economiche di filiera del territorio; 
  • il riconoscimento del valore aggiunto delle produzioni agricole; 
  • la promozione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici; 
  • la promozione della cooperazione di filiera e di sistemi di premialità per le produzioni. 

Call to Action

A ottobre 2022 è stata pubblicata una Call to Action, con la quale sono stati selezionati due distretti agricoli: il Distretto Biologico Casalasco Viadanese e il Distretto della Collina di San Colombano. Nel marzo 2023, le realtà selezionate hanno così iniziato un percorso di accompagnamento per definire un piano di interventi: sarà mirato a favorire lo sviluppo in chiave sostenibile delle realtà produttive coinvolte, sviluppando ambiti come la multifunzionalità agricola a tutela del paesaggio rurale, la valorizzazione dei servizi ecosistemici e il rafforzamento della competitività delle aziende in chiave sostenibile. I piani di interventi, approvati dalla Fondazione, sono partiti a marzo 2024 e vedranno la realizzazione nel corso di due anni.


Il caporalato non è solo un fenomeno del Sud Italia. Anche in Lombardia, prima regione per valore della produzione agroalimentare (oltre 17 miliardi di euro nel 2023), si registrano gravi forme di sfruttamento lavorativo.

Il report "Cibo e sfruttamento – Made in Lombardia" dell'associazione Terra! ha evidenziato pratiche come lavoro grigio, cooperative spurie e contratti irregolari nelle filiere di meloni, insalate di quarta gamma e suini.