AGRIARCHE' - RIVITALIZZARE UNA CORTE AGRICOLA

Il progetto si sviluppa a Castel Goffredo (MN), in un territorio che ha visto negli anni un forte aumento dell’industrializzazione (soprattutto nel settore della calzetteria) a discapito delle attività agricole, che ha portato da un lato a un abbandono di terreni ed edifici rurali e, dall’altro, a processi di concentrazione dei fondi nelle mani di pochi proprietari per colture intensive e molto meccanizzate. Queste scelte hanno portato, nel tempo, a un forte disboscamento degli spazi aperti e delle rive dei corsi d’acqua, con conseguenti fenomeni di dissesto idrogeologico.
Dal punto di vista del contesto sociale e occupazionale, la provincia di Mantova è caratterizzata da un alto tasso di NEET, anche come conseguenza di un più ampio fenomeno di precarizzazione e aumento della disoccupazione, dovuti alla recente crisi del distretto tessile e alla delocalizzazione degli impianti.
Grazie al progetto, la cooperativa Archè intende contrastare tali fenomeni, puntando sul potenziamento dell’attività di agricoltura sociale avviata nel 2016 presso la corte storica “Cascina Boschetta”. Nello specifico, l’ente punta a raddoppiare la superficie coltivata ad orticole (arrivando a 3,8 ettari, integrando parte di un terreno di privati concesso in gestione alla cooperativa). A ciò intende affiancare una parte gestita come orto didattico e sociale, oltre a una siepe arbustiva di specie rustiche, di elevato valore estetico e paesaggistico; per incrementare la biodiversità locale, parte dell’orto sarà destinata a mantenere un prato selvatico, con siepi maritate ad alberi da frutto alternate a diverse specie edibili. In generale, la scelta delle produzioni è per lo più legata alle origini del territorio e alle sue tradizioni, tessile (gelsi per baco da seta) e gastronomica (erba amara per la produzione del “tortello amaro di Castel Goffredo” e ciliegie di Ceresara), conciliate con le richieste alimentari degli stranieri residenti. Tra le azioni previste, è interesse del capofila aprire la cascina alla comunità locale, realizzando eventi culturali e divulgativi relativi alle attività agricole realizzate, ma soprattutto per favorire la costruzione di legami tra le diverse comunità del distretto, accogliendo le famiglie, in parte già fruitrici di altri servizi offerti dalla cooperativa.
I 4 giovani in condizioni di fragilità, individuati tra quelli in carico al servizio di riabilitazione in età evolutiva “Volare si può” (a cura della coop. Archè) e dai Servizi sociali comunali, verranno coinvolti sia nelle attività di produzione diretta che nella distribuzione e commercializzazione dei prodotti agricoli (ad es. formandoli anche per le tecniche di e-commerce e promozione dei prodotti); in particolare il loro inserimento lavorativo sarà possibile in parte nell’ambito delle attività di Arché, in parte in altre aziende selezionate dal partner “Mestieri Lombardia”.
Per coinvolgere la cittadinanza, sono infine previste attività di ortoterapia, laboratori, stage e tirocini rivolti alle scuole.