Agroecology Circular Economy for a new south Milan

Il progetto interviene a sud di Milano, nell’area Porto di Mare – Parco della Vettabbia. Riguarda l’implementazione di un sistema integrato agro-forestale e ambientale, attraverso il recupero di una serie di terreni incolti o sottoutilizzati (per un totale di circa 5,5 ha), in parte già interessati da altri progetti strategici per l’area periurbana milanese (OpenAgri), di proprietà del Comune di Milano e affidati in gestione all’organizzazione capofila e a uno dei partner (l’impresa sociale Cascinet).
Nello specifico, le attività produttive previste riguarderanno l’ampliamento della filiera ortofrutticola, l’avvio di una start-up vivaistica (caratterizzata da elementi di innovazione tecnologica ispirata all’economia circolare), lo sviluppo dell’apicoltura urbana e il consolidamento di una Comunità di Supporto all’Agricoltura (CSA). Tali iniziative, improntate secondo i principi dell’agroecologia e di un sistema agroalimentare locale sostenibile, puntano a promuovere la connessione tra produttore e consumatore, oltre che a svolgere un ruolo di presidio volto alla riduzione dei rischi ambientali e sociali peculiari dell’area periurbana di riferimento. Gli interventi agronomici, di carattere sintropico e rigenerativo, saranno finalizzati ad una migliore gestione delle sostanze nutritive, anche attraverso la valorizzazione degli scarti alimentari e di produzione, l’inserimento di elementi semi-naturali (fasce arboree e arbustive alternate a piante perenni), con il fine di ridurre gli input esterni nel processo produttivo e all’inserimento di elementi semi-naturali con finalità agroecologiche.
Le attività saranno implementate avvalendosi del coinvolgimento di soggetti (almeno 14) in condizioni di svantaggio (in particolare ci si rivolge a persone in condizioni di tossicodipendenza, alcoolismo e ammesse alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno), di cui 3 interessate da assunzione stabile. È prevista attività di formazione del personale coinvolto in ambito agronomico (a cura di DEAFAL e Cascinet) e ambientale (a cura di Italia Nostra, attualmente già coinvolta nell’attività di recupero ambientale dell’area di Porto di Mare). L’impianto progettuale, nel suo complesso, punta inoltre a facilitare l'inserimento di almeno 10 soggetti in altre realtà aziendali e fornire a circa 80 soggetti in condizione di svantaggio percorsi per la formazione professionalizzante.