OPEN-Fuentes

Il progetto è localizzato a Colico (LC), ai piedi del colle di Monticchio, e si concentra sul cosiddetto Compendio di Fuentes, una struttura ricettiva (agriturismo e 34 ettari di terreno), attualmente in stato di abbandono e affidata in gestione alla cooperativa Larius dalla Provincia di Lecco, proprietaria del bene.
La proposta della cooperativa Larius è finalizzata all’attivazione della funzione ricettiva a fini turistici e la produzione agricola biologica di orticole (inizialmente su 4 ettari in campo aperto più 0,1 ha in serra), rivolta in primo luogo alla fornitura delle mense scolastiche e aziendali, attività già seguita dalla cooperativa stessa nei comuni limitrofi, per un totale di 443 pasti/die.
L’intervento proposto riguarda pertanto il ripristino dell’immobile, riqualificando gli impianti, la cucina, i bagni e i laboratori di trasformazione. Si prevede inoltre l’acquisto di 50 galline ovaiole per ripristinare l’attività zootecnica in una struttura della cascina adibita a pollaio. In collaborazione con il partner FabLab Sondrio, si punterà inoltre su alcuni elementi di innovazione tecnologica in campo agricolo, coinvolgendo le scuole del territorio in percorsi didattico-scientifici e sviluppando serre “smart” e ausili specifici per facilitare l’attività lavorativa dei disabili e il monitoraggio delle colture in campo. Nella proprietà sono compresi inoltre circa 20 ha di bosco, il cui recupero con tagli programmati consentirà l’approvvigionamento di biomassa per l’impianto termico della cascina; ciò, insieme all’impianto fotovoltaico, contribuirà alla sostenibilità ambientale dell’intera attività. Nell’ottica di riqualificare e valorizzare l’ambiente circostante, nel progetto è descritta una serie di interventi di ripristino legati al reticolo idrico minore dell’area; nello specifico: ricostruzioni e risagomature d’alveo, ripristino della vegetazione spondale e creazione di lanche e slarghi. Oltre a tali interventi di miglioramento ambientale, si intende conservare i prati permanenti, creare fasce tampone (siepi, filari, macchie boscate) e impianti estensivi di filtrazione (con sistema di fitodepurazione) delle acque superficiali.
Tutte le attività coinvolgeranno personale in condizioni di fragilità, le cui categorie di svantaggio prioritarie sono individuate da un’analisi del bisogno sul territorio: nello specifico, si prevedono sei inserimenti lavorativi tra le attività di produzione e i laboratori di trasformazione.
Al fine di raggiungere la sostenibilità economica oltre il triennio progettuale, si punta a ottenere ricavi sia dalle attività sopra descritte che dalla vendita diretta, ipotizzando ad esempio dei servizi di consegna per privati e gruppi di acquisto solidale.